Molto conosciuto come prodotto contraffatto, le imitazioni di perlerisalgono a diverse centinaia di anni e si chiamavano all’epoca “perle francesi” o “perle di Parigi”. Queste perle erano composte da sfere cave costituite da un composto a base di scaglie di pesce e colla. Questo miscuglio risponde al nome di “essenza d’oriente”.
Con il termine “perle d’imitazione”, o “perle false”, indichiamo quelle perle che sono state interamente prodotte dall’uomo, fabbricate artigianalmente senza l’uso di ostriche o cozze.
Le perle d’imitazione non possiedono le proprietà fisiche ed ottiche delle perle di coltura e si possono riconoscere ad occhio nudo anche da persone non esperte. Infatti, a differenza delle perle naturale e delle perle coltivate, le perle false sono esattamente identiche tra di loro: riflettono la luce allo stesso modo e sia il loro colore che le loro dimensioni risultano perfettamente uguali; sintetizzando il discorso le perle di imitazione hanno tutte le caratteristiche di prodotti realizzati in serie. Inoltre il foro delle vere perle di coltura è senza difetti, mentre il foro delle perle false risulta spesso rovinato da piccole sbavature dovute alle sostanze collanti presenti nel prodotto.
Potete ugualmente trovare delle perle sferiche in madreperlaricoperta da resina. Queste perle vengono nominare perle Nikko. Escluse queste, le perle di imitazione possiedono una superficiesomigliante alla buccia d’arancia; questo lo potete notare con precisione grazie ad una lente.
Le perle di imitazione si possono distinguere facilmente dalle perle coltivate tramite diversi test. Sara sufficiente spingere lievemente la perla in questione contro il bordo di un dente per poi analizzare la sensazione percepita. Se la gemma da l’impressione di essere liscia e levigata si tratterà sicuramente di una perla di imitazione; se invece sembra ruvida come la carta da smeriglio, si tratterà allora di un autentica perla di coltura. Se questo primo test non vi ha convinti, ecco un secondo test più invasivo: dopo aver posizionato la perla tra le due arcate molari, esercitare una lieve pressione ed osservare se la gemma si graffia. Le perle di coltura hanno una struttura madreperlacea decisamente resistente e non sarà una pressione così lieve a rovinarle. Invece è molto più probabile che la superficie sintetica delle perle finte risulti graffiata o addirittura scheggiata.
Se non potete carpirne la differenza, sappiate far fiducia a dei veri specialisti.